FriendlyReality: la Virtual Reality al servizio dell'inclusività
Cerveteri, il futuro è qui: La Sapienza dona al Parco degli Angeli strumenti per l'inclusione digitale
Presso il Parco degli Angeli (Cerveteri) si è svolta la cerimonia di donazione legata al progetto " FriendlyReality: la Virtual Reality al servizio dell'inclusività", un’iniziativa promossa dall'Università Sapienza di Roma e sostenuta dalla Fondazione Anna Maria Catalano, volta a promuovere l'inclusione sociale delle persone con disabilità attraverso tecnologie innovative.
Al centro del progetto c'è un software all'avanguardia che permette agli utenti di creare modelli tridimensionali a mani libere tramite visori VR, i quali possono poi essere stampati in 3D per ottenere oggetti fisici. Un vero e proprio strumento digitale pensato per facilitare l’espressione creativa e la realizzazione di progetti concreti da parte di chiunque, con particolare attenzione alle persone che presentano difficoltà motorie o cognitive.
"Questo è un momento epocale," ha dichiarato il direttore del Parco degli Angeli, entusiasta della donazione di una stampante 3D e di un visore VR. "Rappresenta un passaggio fondamentale per la nostra realtà, mettendo in contatto i nostri ragazzi con l'eccellenza dell'Università Sapienza e le sue innovative applicazioni dell'intelligenza artificiale."
L’iniziativa non si limita alla donazione di strumenti: è infatti l'avvio di una sperimentazione sul territorio che coinvolgerà anche altre realtà del terzo settore, nell'ambito del progetto "Dopo di Noi". I beneficiari diretti saranno i ragazzi di Ladispoli e Cerveteri, che potranno ora accedere a un mondo di possibilità creative e pratiche grazie alla combinazione unica di tecnologia e inclusione.
"FriendlyReality: la Virtual Reality al servizio dell'inclusività" è un esempio lampante di come la ricerca universitaria possa tradursi in soluzioni concrete per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, aprendo nuove prospettive di autonomia ed espressione personale. Un futuro più accessibile e inclusivo si delinea all'orizzonte grazie a questa importante collaborazione tra università, fondazioni e realtà del terzo settore.
Presso il Parco degli Angeli (Cerveteri) si è svolta la cerimonia di donazione legata al progetto " FriendlyReality: la Virtual Reality al servizio dell'inclusività", un’iniziativa promossa dall'Università Sapienza di Roma e sostenuta dalla Fondazione Anna Maria Catalano, volta a promuovere l'inclusione sociale delle persone con disabilità attraverso tecnologie innovative.
Al centro del progetto c'è un software all'avanguardia che permette agli utenti di creare modelli tridimensionali a mani libere tramite visori VR, i quali possono poi essere stampati in 3D per ottenere oggetti fisici. Un vero e proprio strumento digitale pensato per facilitare l’espressione creativa e la realizzazione di progetti concreti da parte di chiunque, con particolare attenzione alle persone che presentano difficoltà motorie o cognitive.
"Questo è un momento epocale," ha dichiarato il direttore del Parco degli Angeli, entusiasta della donazione di una stampante 3D e di un visore VR. "Rappresenta un passaggio fondamentale per la nostra realtà, mettendo in contatto i nostri ragazzi con l'eccellenza dell'Università Sapienza e le sue innovative applicazioni dell'intelligenza artificiale."
L’iniziativa non si limita alla donazione di strumenti: è infatti l'avvio di una sperimentazione sul territorio che coinvolgerà anche altre realtà del terzo settore, nell'ambito del progetto "Dopo di Noi". I beneficiari diretti saranno i ragazzi di Ladispoli e Cerveteri, che potranno ora accedere a un mondo di possibilità creative e pratiche grazie alla combinazione unica di tecnologia e inclusione.
"FriendlyReality: la Virtual Reality al servizio dell'inclusività" è un esempio lampante di come la ricerca universitaria possa tradursi in soluzioni concrete per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, aprendo nuove prospettive di autonomia ed espressione personale. Un futuro più accessibile e inclusivo si delinea all'orizzonte grazie a questa importante collaborazione tra università, fondazioni e realtà del terzo settore.